Tornano alla mente in certi giorni, sensazioni che seppur mai sopite, si mettono in un angolo a osservarti pronte a graffiarti l'anima quando con un balzo decideranno di preparare un agguato la cui vittima sei tu.
Dicono che il tempo è fatto apposta per lenire le ferite e che le nuove esperienze tendono a ricoprire con una patina di passato quelle vecchie ma ben poca cosa si può fare per le cose che hai dentro e che si sono attaccate tuo malgrado, in maniera indissolubile.
E quindi ecco che domani nel giorno della memoria dedicato all'olocausto (ma chi riesce a dimenticare questo orrore negli altri 364 giorni dell'anno?) ci intristiremo nel ricordo che, mai sopito, ci riporta ad un anno fa, a quei giorni dapprima intrisi di incredulità, poi ricolmi di speranze e infine pieni di dolore, dolore, dolore e ancora dolore.
Ed allora queste poche righe che seguono e a te dedicate, vogliono solo sussurrarti che per quanto sia difficile accettare qualche volta la realtà, dobbiamo credere che c'è sempre un motivo per continuare.
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Ciao Bea, figlia mia infinitamente cara, scrivo a te (e agli altri che tu sai) perchè domani si apre una settimana emotivamente molto "intensa"; vivila con la serenità che quello che accade deve purtroppo/per fortuna accadere ed è da ciò che accade che arriva la linfa vitale/mortale per andare/non andare avanti e tu stai andando avanti!
Ciò che è avvenuto l'anno scorso ti ha mostrato da cosa è composto il lato oscuro del vivere quotidiano e questo non è facile da accettare eppure, ad un anno di distanza, ne stiamo parlando magari in agro/dolce, con nostalgia, a volte anche con rabbia ma anche, quando riaffiorano nella mente certi ricordi, con un sorriso seppur melanconico.
In fondo sei stata tu a scrivere : "tu vaniglia e io cacao" e questa è proprio l'essenza che resta veramente e resterà per sempre qualsiasi cosa accade... sia accaduta... e accadrà...
Ti stringo forte forte in un abbraccio (che mi auguro riesca a circondare anche gli altri che tu sai...).
Ciò che è avvenuto l'anno scorso ti ha mostrato da cosa è composto il lato oscuro del vivere quotidiano e questo non è facile da accettare eppure, ad un anno di distanza, ne stiamo parlando magari in agro/dolce, con nostalgia, a volte anche con rabbia ma anche, quando riaffiorano nella mente certi ricordi, con un sorriso seppur melanconico.
In fondo sei stata tu a scrivere : "tu vaniglia e io cacao" e questa è proprio l'essenza che resta veramente e resterà per sempre qualsiasi cosa accade... sia accaduta... e accadrà...
Ti stringo forte forte in un abbraccio (che mi auguro riesca a circondare anche gli altri che tu sai...).
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