POSSIAMO PROVARE A VOLERCI UN PO' PIU' BENE?

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mercoledì 19 febbraio 2014

PERCHE’ SANREMO E’ SANREMO!

DA QUEL POCO CHE HO VISTO, 
DA QUEL POCO CHE MI E’ RIMASTO, 
DA QUEL POCO CHE…

Aspetto di vedere l’inizio del festival di Sanremo 2014 dopo aver sentito Grillo dire tra le altre cose che “Renzi è il vuoto di Newton” :per lui ogni luogo è buono per spalmare  escrementi su tutto ma se oggi può fare il “guru” lo deve anche ai soldi che la Rai gli ha dato in passato quando diceva un altro tipo di stupidaggini ma “a pagamento” con i proventi del nostro canone TV. Il sipario che si inceppa? Esistono in quei teatri delle leve manuali affinchè in caso di inceppamento elettrico si possa alzare lo stesso un sipario ma forse andava bene l’inizio così… I due disperati là in alto tra i fari di scena? Quando e come sono entrati se chi non aveva un pass (anche tra gli operai e manutentori vari) non poteva neanche avvicinarsi alle scale dell’Ariston? Erano nascosti da qualche parte dall’edizione scorsa? Speriamo che sia comunque vera la loro storia e che ci dicano chi sono e quali erano le loro istanze visto che dopo avergli detto per una decina di volte che avrebbe letto la loro lettera poi il buon Fazio (dai 2 milioni di euro di compenso a stagione) se ne è guardato bene dal leggerla… (e la versione del direttore Rai1 dott. Leone è risultata poco convincente). Poi dopo aver sentito “insultare” De Andrè da Ligabue (se sei di Correggio e sei di Correggio non farti dare una canzone in genovese piuttosto sbocciavan le rose…) fortunatamente sono uscito ed ho smesso di guardarlo. Al rientro, un po’ per curiosità e un po’ per masochismo, mi sono detto : “rimettiamo (si noti il facile doppio senso) sul festival” (intorno alle 23,00). Pare mi sia perso la Casta’, la letterina della Littizzetto (compagna da 380.000 euro di compenso) 3 o 4 esibizioni non di più ma “becco” la Carrà (o meglio quel che resta di lei) anche qui peana e osanna da parte del buon Fabio e la Raffaella nazionale che spende alcune parole intelligenti (le uniche) a favore dei nostri marò anche se a mio parere il contesto festaiolo sminuisce il suo appello; il duetto con la Luciana (che sembrava da come si muoveva un personaggio di The Walking Dead. Riesco (a fatica) a sentire Cristiano De Andrè che regala al suo babbo nel giorno di quel che sarebbe stato il 74° compleanno, un’esibizione davvero poco convincente che mi fa pensare che quando De Andrè NON canta De Andrè un po’ delude e poi arriva Lui : YUSUF ISLAM, nato Steven Demetre Georgiou e a lungo conosciuto con il suo nome d'arte CAT STEVENS che è arrivato all'Ariston con l'aria disinvolta di un uomo che quasi 40 anni fa, all'apice del successo ha mollato la carriera, si è convertito all'Islam e si è dedicato a una vita di riflessione lontano dalla musica per molti anni: niente da dire ci mancherebbe solo che un metalmeccanico all’apice della sua carriera non potrà mai scegliere di mollare tutto per dedicarsi ad una vita di riflessione e perciò al buon CAT vada tutta la mia stima e va bene anche la standing ovation che chi era tra il pubblico grazie all’acquisto del biglietto a soli 600 euro (i piu’ economici – Grillo compreso) ma se penso alla figura di un eroe oggi penso di più all’operaio metalmeccanico che allo Stevens che (sue parole) ora in vecchiaia può di nuovo dedicarsi alla sua passione musicale. Per quanto riguarda le canzoni in gara poi evito di esprimermi perché a mio modesto parere, la qualità non aveva i soldi per entrare in teatro. Se chi legge si porrà alla Marzullo, una semplice domanda tipo : “ma se dici queste cose perché segui Sanremo?” rispondo semplicemente con l’ormai e già detto slogan : PERCHE’ SANREMO E’ SANREMO! e qualcosa su cui riflettere e agire all'opposto, si trova sempre…

mercoledì 27 marzo 2013

RICORDANDO CLAUDIO...

Infinita tristezza...
con Claudio avevamo in mente di portare a milanello i ragazzi e le ragazze del centro diurno disabili N.Elli di Rezzato (BS).
Claudio era venuto a giocare con la nazionale Calcio TV sfidando la squadra dei Ferraristi degli amici del bar Riki ed eravamo diventati suoi amici e Lui di noi (un vero colpo di fulmine...).
Ci siamo visti in un altro paio di circostanze ponendo le basi per questo "viaggio organizzato" che forse ora diventerà irrealizzabile perchè sarebbe troppo triste...
Domani 28 aprile al CDD avremo lo scambio di auguri con i ragazzi e le ragazze e tutti i familiari ed i volontari nonchè gli operatori e io dovrò dare loro la notizia della sua scomparsa...
Ti penseremo caro Claudio in modo particolare... per sempre...
Che altro aggiungere se non : CIAO CLAUDIO...

(alcune immagini di Claudio quel giorno a Rezzato insieme a noi...)




giovedì 31 gennaio 2013

Smemoratezza postuma al giorno della memoria

Il 27 gennaio si è celebrata la Giornata della Memoria e come tutte le giornate dedicate a qualcosa grandi eventi, dibattiti, opinioni a confronto, battute più o meno drammatiche, sfoggio di cultura di qualcuno, la Germania che si addossa le colpe dell'Olocausto e continua ad utilizzare lo spread per fare altre stragi (fortunatamente solo di carattere finanziario...) ed altro altro ancora... Poi cala il sipario ed il giorno successivo è un buon giorno per ricordare qualcosa di diverso perchè è così che va il mondo e sempre così continuerà.
Infatti oggi 31 gennaio oltre ad essere San Giovanni Bosco è il compleanno di Giorgio Perlasca Giusto tra le Nazioni nato appunto in questa data nel 1910: qualcuno lo ricorderà?
Spendiamo due parole da qui : da giovanissimo, aderì al movimento fascista e partecipò come volontario alla guerra in Africa ed in Spagna, ma quando il regime, nel 1938 attuò le leggi razziali contro gli ebrei se ne distaccò. Roccambolesce vicissitudini lo portarono, nel dicembre 1944, a sostenere il ruolo di vceambasciatore di Spagna in Budapest (Ungheria). Fu un ruolo inventato, poiché lo stesso Perlasca, in quel periodo era fuggiasco e sotto falso nome, ma gli permise di salvare più di 5.000 persone di fede ebraica dal rastrellamento delle Croci frecciate dei nazisti ungheresi. Recitò quel ruolo per 45 giorni, rischiando ogni giorno di essere scoperto e quindi ucciso. Fortunatamente, dopo la liberazione dell'Ungheria ad opera dell'Unione Sovietica, seppur fatto prigioniero, riuscì dopo poco tempo a tornare in Italia dove non rivelò a nessuno il suo segreto e condusse per molti anni una vita normale. Solo negli anni 80, rese pubblica la sua storia grazie all'iniziativa di alcuni tra quei 5.000 da lui salvati, guadagnandosi il titolo di Giusto tra le Nazioni. Ad 82 anni il 15 agosto del 1992 ha deciso di aggreggarsi a tanti che per mano sua saranno morti di sicuro ma non in modo atroce in un campo di concentramento.
Che dire allora ? direi solo "AUGURI AD UN UOMO CHE NELLA SUA VITA ANZICHE' BLATERALE OGNI GIORNO CERCANDO DI CONVINCERCI DI COSE POCO CONVINCENTI HA AGITO IN SILENZIO..."

martedì 31 luglio 2012

ESTATE TEMPO DI ATTESA PER L'AUTUNNO CHE ARRIVA E CHE PRECEDENDO L'INVERNO PARE DIRE :"VEDRAI CHE DOPO DI TE ARRIVERA' LA PRIMAVERA CHE LASCERA' IL POSTO ALL'ESTATE..." E QUINDI ECCOCI QUI DI NUOVO AL CALDO DEGLI ANTICICLONI E DELL'ALTA PRESSIONE. QUINDI PROSSIMAMENTE SCRIVERO' QUALCOSA MA ORA IL TASSO DI UMIDITA' PRESENTE NEL MIO UFFICIO MI CONSIGLIA DI ANDARE A BERE DELL'ACQUA FRESCA E COSI' FARO'...

lunedì 28 maggio 2012


Piazza Loggia, 28/05/2012 ore 10.12

NOI NON DIMENTICHIAMO

1. Giulietta BANZI BAZOLI, anni 34

2. Livia BOTTARDI MILANI, anni 32

3. Clementina CALZARI TREBESCHI, anni 31

4. Alberto TREBESCHI, anni 37

5. Euplo NATALI, anni 69

6. Luigi PINTO, anni 25

7. Bartolomeo TALENTI, anni 56

8. Vittorio ZAMBARDA, anni 60

UNA STRAGE IMPUNITA. A 38 anni di distanza, passato l'attonito dolore del 14 aprile quando la Corte d'Appello ha confermato l'assoluzione per tutti gli imputati, in piazza della Loggia è il giorno della memoria, dell'anniversario dell'attentato che provocò 8 morti e 102 feriti. Così la città torna a interrogarsi su mandanti ed esecutori. Una commemorazione amara, che arriva a pochi giorni dall'attentato davanti alla scuola «Morvillo-Falcone» di Brindisi costato la vita alla 16enne Melissa Bassi, e segue l'invito del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a «non abbassare la guardia di fronte alle nuove minacce di terrorismo». E OGGI BRESCIA tornerà a riempire la sua piazza, la stessa che alle 10.12 del 28 maggio 1974 fu violata da una bomba fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo, indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista. Gli otto rintocchi del «mac de le ure» sillaberanno i nomi di ogni singola vittima. Poi un minuto di silenzio a prologo dell'inizio della commemorazione ufficiale ma ancora senza una verità giudiziaria che sembra sempre più improbabile… una verità alla quale Brescia e l'Italia non vogliono rinunciare in nome delle vittime che uccise mentre il segretario della Fim-Cisl, Franco Castrezzati teneva il suo discorso sotto una pioggia insistente.

giovedì 8 marzo 2012

Non regalate mimose cari maschietti ma RISPETTO per le vostre donne...

L'origine della Festa dell'8 Marzo risale al 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare.
Lo sciopero proseguì per diverse giornate ma fu proprio l'8 Marzo che la proprietà dell'azienda bloccò le uscite della fabbrica, impedendo alle operaie di uscire dalla stessa.
Un incendio ferì mortalmente 129 operaie, tra cui anche delle italiane, donne che cercavano semplicemente di migliorare la propria qualità del lavoro.

Tra di loro vi erano molte immigrate, tra cui anche delle donne italiane che, come le altre, cercavano di migliorare la loro condizione di vita. L'8 marzo assunse col tempo un'importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il riscatto della propria dignità.

L'8 Marzo è quindi il ricordo di quella triste giornata.Non è una "festa" ma piuttosto una ricorrenza da riproporre ogni anno come segno indelebile di quanto accaduto il secolo scorso.