POSSIAMO PROVARE A VOLERCI UN PO' PIU' BENE?

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giovedì 31 gennaio 2013

Smemoratezza postuma al giorno della memoria

Il 27 gennaio si è celebrata la Giornata della Memoria e come tutte le giornate dedicate a qualcosa grandi eventi, dibattiti, opinioni a confronto, battute più o meno drammatiche, sfoggio di cultura di qualcuno, la Germania che si addossa le colpe dell'Olocausto e continua ad utilizzare lo spread per fare altre stragi (fortunatamente solo di carattere finanziario...) ed altro altro ancora... Poi cala il sipario ed il giorno successivo è un buon giorno per ricordare qualcosa di diverso perchè è così che va il mondo e sempre così continuerà.
Infatti oggi 31 gennaio oltre ad essere San Giovanni Bosco è il compleanno di Giorgio Perlasca Giusto tra le Nazioni nato appunto in questa data nel 1910: qualcuno lo ricorderà?
Spendiamo due parole da qui : da giovanissimo, aderì al movimento fascista e partecipò come volontario alla guerra in Africa ed in Spagna, ma quando il regime, nel 1938 attuò le leggi razziali contro gli ebrei se ne distaccò. Roccambolesce vicissitudini lo portarono, nel dicembre 1944, a sostenere il ruolo di vceambasciatore di Spagna in Budapest (Ungheria). Fu un ruolo inventato, poiché lo stesso Perlasca, in quel periodo era fuggiasco e sotto falso nome, ma gli permise di salvare più di 5.000 persone di fede ebraica dal rastrellamento delle Croci frecciate dei nazisti ungheresi. Recitò quel ruolo per 45 giorni, rischiando ogni giorno di essere scoperto e quindi ucciso. Fortunatamente, dopo la liberazione dell'Ungheria ad opera dell'Unione Sovietica, seppur fatto prigioniero, riuscì dopo poco tempo a tornare in Italia dove non rivelò a nessuno il suo segreto e condusse per molti anni una vita normale. Solo negli anni 80, rese pubblica la sua storia grazie all'iniziativa di alcuni tra quei 5.000 da lui salvati, guadagnandosi il titolo di Giusto tra le Nazioni. Ad 82 anni il 15 agosto del 1992 ha deciso di aggreggarsi a tanti che per mano sua saranno morti di sicuro ma non in modo atroce in un campo di concentramento.
Che dire allora ? direi solo "AUGURI AD UN UOMO CHE NELLA SUA VITA ANZICHE' BLATERALE OGNI GIORNO CERCANDO DI CONVINCERCI DI COSE POCO CONVINCENTI HA AGITO IN SILENZIO..."